sabato, Luglio 27, 2024
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San Giorgio, Zinno: “Non mi candido alle Politiche”

Intervista al primo cittadino sangiorgese: “Fondi PNRR e città della cultura, momento strategico per la città. Resto primo cittadino fino al 2025”

“Non mi dimetto. Resto sindaco fino al 2025”. A parlare è Giorgio Zinno, sindaco si San Giorgio a Cremano, confermato due anni fa alla guida della città. Il primo cittadino smentisce quindi le voci sulle sue dimissioni per provare l’avventura sovracomunale, in vista delle prossime scadenze elettorali. Dai fondi PNRR al Premio Troisi, dall’igiene urbana alle prospettive di sviluppo, il sindaco Zinno illustra a 360° l’azione amministrativa di questi mesi e i progetti per il futuro.

Sindaco i fondi PNRR sono un’occasione che nessuna città del mezzogiorno può permettersi di sprecare.

“Si infatti, rappresentano una grande occasione anche per una città come San Giorgio. Abbiamo approvato e finanziato il progetto di 9 milioni di euro che prevede la riqualificazione dell’ex caserma Cavalleri: 168.000 metri quadri dismessi dall’esercito italiano saranno utilizzati dalla Guardia di Finanza per svolgere e coordinare tutte le attività dell’intero territorio di Napoli; altri 65.000 metri quadri saranno dati all’Ente per creare un’area verde aperta ai cittadini, spazi dedicati al gioco, aree commerciali e una nuova sede comunale dove spostare gli uffici, al fine di liberare Villa Bruno e trasformarla in un luogo di cultura. Un’altra parte, infine, sarà dedicata allo sport con la creazione di un campo di calcio regolamentare, una pista, una palestra all’aperto e una palestra al chiuso e uno spazio destinato ai giovani, una sorta di centro polifunzionale. In quella zona, inoltre, è previsto l’abbattimento del muro di via Botteghelle, per aprire gli spazi alla fruizione cittadina”.

Sono in programma anche degli abbattimenti di strutture obsolete e fatiscenti?

“Si, è previsto l’abbattimento dell’ex ITC. Un privato ha presentato un progetto per creare un volume commerciale. Verrà abbattuto il vecchio liceo scientifico e quella zona verrà totalmente riqualificata grazie a un finanziamento del PNRR di più di 3 milioni di euro. Sempre in quell’area l’Asl investirà 4,5 milioni di euro per costruire una centrale operativa e un ospedale di comunità, cioè strutture intermedie che possono ospitare massimo venti persone per cure giornaliere”.

Quali sono le tempistiche?

“Per la caserma dovremmo avere l’ok definitivo dalla Corte dei Conti entro il mese di settembre, mentre per la riqualificazione urbana i lavori dovrebbero iniziare a luglio del 2023”.

Cosa prevedono invece i progetti Terra Felix e Parco Morgese?

“Terra Felix nascerà su un terreno che confiscammo per abusi edilizi e vedrà la creazione di una casa della musica, una scuola di formazione nelle arti e un’area verde per tutti i cittadini. Anche per questo c’è un finanziamento del PNRR di più di un milione di euro. Altri 10 milioni della città metropolitana sono, invece, per il progetto Parco Morgese, che sarà acquisito dall’Ente e trasformato in un parco pubblico con pista ciclabile, area mercatale, zona sport e un’area dedicata alla Protezione civile. Piste ciclabili previste anche per via Manzoni e via Salvatore di Giacomo. Inoltre, acquisiremo via Mascagli riqualificandola e collegandola al centro polifunzionale, creando così una nuova viabilità di discesa verso la città che collegherà tutta l’area nord della città all’area sud. Tutto questo perché l’idea è creare nuovi spazi di aggregazione e di spinta commerciale, insieme a quello che ovviamente è strategico per la cultura del nostro territorio”.

Questo è il suo secondo mandato. Che tipo di città intende consegnare ai suoi concittadini?

“Una città che punta sul verde, sui parchi e sul lavoro. Le scelte urbanistiche che abbiamo fatto, e stiamo tuttora facendo, stanno attirando l’attenzione degli imprenditori che stanno dimostrando interesse ad investire sul nostro territorio riconvertendo strutture vecchie e fatiscenti. Per investire sul green abbiamo puntato sulla mobilità sostenibile, stiamo ammodernando il parco mezzi dell’ente e istallando colonnine per ricarica elettrica sul tutto il territorio per incentivare l’utilizzo dell’energia alternativa”

San Giorgio presenta dei limiti nella raccolta differenziata e nella cura dell’igiene pubblica. Come intende superare queste difficoltà?

“Scontiamo il cambio della società che si occupa della raccolta urbana e stiamo pensando ad una riorganizzazione dei servizi per risolvere e combattere certi atteggiamenti sbagliati e negativi per l’intera comunità. La maggior parte dei problemi, infatti, sono dovuti al conferimento errato dei rifiuti che rimangono per strada perché non possono essere recuperati fuori dai giorni stabiliti”.

Le politiche sono il prossimo appuntamento elettorale, poi le regionali. Il suo obiettivo è quello di completare l’incarico da sindaco o pensa di portare l’esperienza di sindaco ai livelli sovracomunali?
“Io finirò il mio ciclo di lavoro al comune, non intendo lasciare il lavoro a metà. Poi, se i cittadini lo vorranno e se si creeranno le condizioni, troverò la mia strada. Non mi candido alle politiche, voglio completare il lavoro in municipio fino al 2025”.

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